giovedì 31 gennaio 2008

Solitaria vita



Ecco un'altra storia con la nuova tecnica veloce; non sono ancora soddisfatto ma mi piace più della prima.

mercoledì 30 gennaio 2008

C-c-changes...




Ecco una breve storietta che ho fatto in questi giorni; la tecnica è acquarello e china nera;
credo che farò qualche storia in codesto stile anchè perchè è veloce ed efficace, tuttavia ho ancora bisogno di esercitarmi, alcune cose non mi piacciono affatto.

venerdì 25 gennaio 2008

L' Autoritratto, pagina terza

Ecco la pagina tre del fumetto a cui sto lavorando, che arriverà a dodici tavole; qui non metterò la storia per intero, almeno per il momento...

venerdì 18 gennaio 2008

Un fumetto astratto

Ecco un anteprima del fumetto a cui sto lavorando; il primo ad essere ideato completamente da me. Parla di un pittore astratto al quale capita qualcosa di brutto.

lunedì 14 gennaio 2008

venerdì 11 gennaio 2008

L' Uomo Gatto... capitolo 4


L' indomani mi svegliai di buon ora. Dei raggi timidi di sole si facevano strada attraverso le persiane socchiuse, disegnando linee dorate sulla parete bianca. Mi stirai bene e, tra uno sbadiglio e l'altro, scesi dal letto. Preparai la colazione e l' odore del caffe inondò la casa.
Vivo in un palzzo di cinque piani, non lontano dal quartiere delle Villette; si sviluppa verticalmente in mezzo ad un giardino con qualche albero e due grossi pini.
L' appartamento, pittosto grande per una sola persona, ha una camera, un bagno, la cucina, ed una sala dotata di un lungo terrazzo; da qui si gode una bella vista dei monti lontani e della strada, giù in basso.
Mentre bevevo il caffè presi i due articoli di giornale che avevo riposto mesi prima, e li rilessi attentamente; nell'articolo moderno non si chiariva come fosse morto il vecchio, diceva soltanto che era intervenuta la polizia; c'era anche una foto della casa dove era avvenuto il fatto, riconoscevo il quartiere; su un cartello che usciva appena dall' inquadratura lessi: via della Palma 5.
Posai la tazzina vuota sul tavolo e guardai fuori, verso ovest. Da qualche parte, in quella zona tranquilla ed ordinata, si trovava la casa del morto.
Decisi che una passeggiata mi avrebbre fatto bene, così presi una giacca leggera ed uscii;
una volta in strada mi sorpresi a pensare a come entrare di nascosto nell' abitazione.

Era un pomeriggio limpido, luminoso, camminavo in preda ad una strana euforia; il suono cadenzato dei miei passi aveva un che di ipnotico. Dopo qualche minuto arrivai ad un piccolo ponte oltre il quale scorsi un viale contornato da grossi pini; ero arrivato nel quartiere delle Villette. tutti lo chiamano così, ma in realtà è una zona ricca di vecchi condomini , tutti un pò decrepiti, ed ogni tanto, tra un palazzo e l' altro si trovano piccole ville contornate da giardinetti, spesso mal tenuti.
Girovagai un pò, notando come per le strade, anche assai larghe, non ci fosse anima viva; ad un incrocio mi bloccai; la targa affissa su un muro indicava: via della Palma.
Dalla foto sul giornale speravo di riconoscere la casa, anche perchè aveva una caratteristica che la rendeva peculiare. Feci solo una ventina di passi quando la vidi.
Se non fosse stato per le buie orbite delle finestre e per le colonne in mattoncini del portico non mi sarei accorto dell' esistenza di un' abitazione, poichè l' intera struttura, dalle fondamenta sino al tetto, era completamente ricoperta di un fitto manto d'edera.
Lessi l'iscrizione sul campanello; il nome corrispondeva con qulello riportato dal quotidiano; ero arrivato.

giovedì 10 gennaio 2008

La Luna, un uomo, i mostri.

Ecco un'altra carta, la Luna...particolarmente ispirato alla "Maschera di Innsmouth", racconto al quale sono molto affezionato.

lunedì 7 gennaio 2008

L'Uomo Gatto...



Allora mia nonna mi raccontò una storia che risaliva ai tempi della sua infanzia, quando le donne del paese, di ritorno dai campi, si riunivano attorno al fuoco, a raccontare leggende e superstizioni.
Si trattava di una vicenda accaduta poco prima della guerra, parlava di un vecchio e del suo gatto nero.
L'uomo era poverissimo e l'animale rappresentava la sua unica soddisfazione; i due stavano sempre insieme e condividevano i miseri pasti che il disgraziato si procurava elemosinando.
Poi, una notte di luna crescente sia l'uomo che il gatto sparirono, qualcuno disse di averli visti dirigersi verso il bosco con un altro individuo, vestito completamente di nero; da allora non se ne seppe più niente, finchè, un ubriacone di ritorno dal paese vide sul sentiero buioroso qualcosa che non riuscì a spiegare.
Le farneticazioni del disgraziato bastarono a spargere per il paese la voce di un essere mostruoso che si aggirava nei boschi; ai bambini si raccomandava di tornare presto la sera, ed anche gli adulti seguivano lo stesso consiglio, specie nelle notti di luna crescente.
Intanto l'ubriacone non si faceva più vivo alla trattoria e la gente iniziò a chiedersi che fine avesse fatto; fu trovato giorni dopo, nella sua casa nel bosco, col testa divorata da un animale.
Qualcuno disse che era stato l' Uomo Gatto.

Finito il racconto mia nonna mi guardò con una strana luce negli occhi, io la salutai affettuosamente e gli dissi che era ora di andare; quando scesi in strada guardai istintivamente il cielo buio, la luna era già calata da un pezzo.

domenica 6 gennaio 2008

Un' altra carta


Questa è un' altra carta dei tarocchi ispirati a Lovecraft; è "L' Innamorato", per chi crede naturalmente nell' amore. La figura in fondo sta a significare la mutevolezza dei sentimenti e la strada che vi conduce è quella perigliosa del dolore.

A proposito di pubblicazioni, dimenticavo di dire che questa ed altre carte e bozze sono state pubblicate (solo una pagina di anteprima) nel libro edito dallo Scarabeo, il cui titolo è "1987-2007 Twenty Years of Tarot: The Lo Scarabeo Story".

mercoledì 2 gennaio 2008

L' Uomo Gatto, parte seconda...


Mi era impossibile negare le somiglianze tra i due avvistamenti di questo ipotetico essere dalle sembianze feline; il cacciatore del '92 ed il testimone di oggi avevano visto la stessa cosa? E se sì, perchè erano passati tanti anni dalle due apparizioni?
Per il momento non avevo la risposta e decisi di non assecondare completamente la mia speranza nei fenomeni soprannaturali e di attenermi ad un serio atteggiamento di scetticismo; in fondo il cacciatore poteva essere stato vittima di una suggestione; egli stesso affermava di essersi assopito poco prima del fatto.
Descisi che l' unica cosa da fare era lasciar perdere e fu con un pò di rammarico che riposi il vecchio articolo di giornale ed il quotidiano con i dettagli della morte dell' anziano.

Come spesso avviene nella vita, fu il caso a ridestare il mio interesse sull' argomento.
Erano passati un paio di mesi dall' accaduto, quando andai in visita da mia nonna Teresa, che vive sola in un antico palazzo ai bordi della città.
Si stava facendo buio, ed i monti lontani erano immersi in un' aurea surreale.
Bevevo una tazza di thè sul terrazzo della sala quando Teresa, arrivandomi da dietro, mi fece sobbalzare; mi versai del thè sulla camicia, ed entrambi ridemmo del mio nervosismo.
La sera era inoltrata e presto la notte avrebbe ricoperto tutto con il suo manto nero.

Parlammo a lungo della mia infanzia e dei ricordi assopiti da tempo affiorarono nella mia mente; un grande abete che stendeva le sue fronde pungenti sino a terra formando una specie di rifugio naturale. Qui ero solito giocare con i miei amichetti di scuola, e come ci sembrava enorme e misterioso il cortile al buio. Ora, visto dall' alto, non era che un misero pezzo di verde tra le case.
Lontano, sulle colline ormai immerse nell' oscurità, scorsi una luce che si accendeva e spegneva ad intervalli regolari.
La voce familiare di mia nonna mi strappò ai miei pensieri:

-Lo sai? Sono andata a trovare la Anna, è morto il cugino di Maria.
-Davvero?
-Sì, ti ricordi? Era quello che ti portava sempre pacchi e pacchi di caramelle, e tu non le mangiavi mai...

Poi Teresa abbassò la voce e si avvicinò:

-Anna mi ha anche detto una cosa, che però tu non devi dire troppo in giro.
-Tranquilla...cosa ti ha detto?
-Ti ricordi di quel vecchio morto nel quartiere delle villette, un paio di mesi fa?
-Sì, c'era sul giornale.
-Lei dice che passava proprio di lì, quella notte, ed ha sentito come un lamento lungo lungo, poi con la coda dell' occhio ha visto qualcosa che si muoveva nel giardino di una casa.
A quell'ora di notte le è sembrato strano e si è girata; poverina,
non l' avesse mai fatto!
-Perchè nonna?
-Era l' Uomo Gatto!!

Un brivido gelido ed insospettato mi scosse il corpo; fui capace di versare altro thè in terra, benchè ormai fosse quasi finito; ma stavolta non ridemmo.

Un'altra carta

Questa è un'altra carta tratta dagli arcani minori e rappresenta l'Immaginazione.